Il significato e gli strumenti del coaching all'interno delle realtà aziendali - Karakter Coaching School

Il significato e gli strumenti del coaching all’interno delle realtà aziendali

Perché consigliare un coach oggi ad un imprenditore per gestire al meglio i collaboratori? Oggi non bastano più le competenze tecniche ma serve che l’Azienda metta a disposizione del collaboratore e dei vertici un business coach per incoraggiare le persone a dare il meglio di se stesse nei momenti di difficoltà, è importante che ci sia un allenatore mentale a servizio dei collaboratori e dei manager per motivarli nei momenti del bisogno.

Il business coach fornisce gli strumenti per affrontare il cambiamento e ha un ruolo di guida verso lo sviluppo del business del suo coachee (cliente).
Cosa fa esattamente un business coach? Il business coach aiuta il suo cliente a risolvere un problema o a raggiungere un obiettivo.

Il coach non fa le cose al posto del cliente ma lo accompagna in un percorso dove lo sostiene e lo aiuta a prendere consapevolezza di se stesso fino a renderlo indipendente. Il coach crede che il suo coachee abbia dentro di sé tutte le risorse per poter raggiungere il suo obiettivo o risolvere il suo problema.

Il coaching è orientato allo sviluppo dei talenti, nella direzione di fare emergere a pieno le potenzialità degli individui a vantaggio di una competenza da sviluppare o di un risultato da migliorare. Professione in rapida e crescente espansione, il coaching trova applicazione nei più diversi ambiti personali e professionali.

La nostra scuola ha formato ad oggi più di duecento business coach che lavorano insieme all’imprenditore per migliorare le performance della propria squadra, per allineare la squadra verso il medesimo risultato, il coach ascolta i problemi dei collaboratori e attraverso le c.d. ” domande potenti” li aiuta a trovare soluzioni mettendo i riflettori anche su aspetti mai esplorati prima.

Si lavora sulla mentalità delle persone e si indaga sulle convinzioni limitanti che spesso ostacolano il raggiungimento di risultati. Spesso, è proprio un atteggiamento mentale ostile al cambiamento che non permette alle aziende di fare il salto oltre l’ostacolo.

È da tanti anni che mi occupo di motivazione, ho iniziato più di 10 anni fa, mi sono iscritta per prima ad un corso relativo alla crescita personale relativo alla PNL e mi sono appassionata al punto che ho deciso di specializzarmi frequentando la scuola di coaching Karakter che mi ha fornito gli strumenti per gestire al meglio le persone all’interno delle aziende e degli studi professionali. Ogni volta si entra in una realtà all’interno  ci sono dinamiche diverse da comprendere ma c’è un denominatore comune che ho individuato nel DNA delle persone ed è questo:ognuno di noi agisce in base a bisogni diversi, ognuno di noi è diverso dall’altro, ognuno nasce con un preciso DNA emotivo e questo fa intuire che ogni persona agisce in base a motivazioni diverse.

Non esiste un modo solo per motivare i propri collaboratori!

È importante conoscere la personalità di ciascuno per poter stimolare in modo diverso ognuno! Saper gestire le persone è un lavoro e come tale richiede competenze,la bella notizia è che si può imparare e che ci vuole tanta energia. La visione che ho seguito in questi anni di studio intenso parte da questo presupposto:i primi clienti dell’azienda sono proprio i tuoi collaboratori.

La prima domanda da farti è “perché le persone dovrebbero venire a lavorare con te? Qual è l’offerta non solo economica che gli faresti?” Oggi le persone sono più attratte se sanno che all’interno dell’azienda è previsto un percorso di crescita personale e quindi sanno che l’imprenditore investe molto in formazione. 

Dobbiamo diventare generatori di energia positiva all’interno dei luoghi di lavoro e dare per primi il buon esempio! Quindi cosa è necessario introdurre di nuovo rispetto al passato per costruire l’azienda del futuro? 

Cambiare abitudini. Le abitudini sono ruggine

In molte aziende i collaboratori che ormai lavorano da numerosi anni sono quelli che fanno più fatica a cambiare il metodo di lavoro! In effetti i lavoratori più giovani sono quelli che sanno adattarsi meglio al metodo di lavoro che cambia perché non hanno uno storico lungo.

Parole Chiavi

#formazionecontinua

#contaminazione con nuove generazioni 

#flessibilità, anche il titolare deve essere in grado di mettere in discussione le proprie convinzioni quando non sono più funzionali a raggiungimento dei nuovi obiettivi!

Parola d’ordine“è vietato dire abbiamo sempre fatto così!”

La forza del Coaching è che si va a lavorare su questioni assai pratiche nel business e si creano piani d’azione vincenti insieme al coachee che vengono verificati di volta in volta. 

Saper lavorare per obiettivi allenando lo studio in questa direzione. Gli obiettivi devono essere chiari, concordati e pianificati. E’necessario avere un piano d’azione per ogni obiettivo che vogliamo raggiungere.

Si può anche affidare tale organizzazione ad un manager all’interno dell’azienda che si occupi di gestire tutte le attività con questa visione, e se non c’è una figura all’interno? La si forma in base alle attitudini di ciascuno e se ne può individuare uno assicurandogli un percorso di crescita professionale! Ricordiamoci che i nostri pensieri creano la realtà e la strategia migliore sarà quella che farà diventare la nostra mente la nostra migliore alleata! 

Come nel tennis, durante la partita,il peggior nemico non è l’avversario, ma la tua voce interiore!

Silvia Cusmai

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